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A.A.V.V.: Lab12 #2 |
Artist: A.A.V.V. Title: Lab12 #2 Label: Ipazia Registrazioni [#2] Format: 2xCD-R in oversize cardboard sleeve Tracks: 9 + 9 Playing time: 56:03 + 72:43 File under: Experimental / Alternative Release date: June 2007 |
Track list: disc 1 01. FAUSTO BALBO - Lab 12 5:37 02. ANDREA MARUTTI - Milan, the Rain and You 8:48 03. PUNCK - 45°19'05.09 N 8°51'41.63 5:07 04. RADIKAL SATAN - Periférico 6:14 05. NICOLA RATTI - Pause 7:02 06. MADAME P - Fulcrum 2:45 07. ECHRAN - Several (Live at Lab 12) 10:58 08. SIXFIGURENIGGA - Addiction con ghiaccio (Very Hot Impro) 5:49 09. NONMIPIACEILCIRCO - Testa vuota numero 2b 3:25 disc 2 01. 3/4 HAD BEEN ELIMINATED - Cinema For Pilots 19:26 02. FEMINA FABER - Rota dentata 5:25 03. AAL - Waterstains (Live at Lab 12) 7:02 04. NORA KEYES - Look At You, You're Ugly 3:25 05. SIGURTÀ - HUE - FHIEVEL - Rev.enf (excerpt) 6:54 06. LUKHA KREMO BARONCINIJ - Nessuno fece nulla 7:43 07. ENIAC - Ad Nauseam (BK Version) 7:52 08. VENTOLIN ORCHESTRA - Placenta 3:53 09. ALESSANDRO BUZZI - Agatha 10:45 |
Press release: This compilation contains mostly exclusive tracks created by many of the artists / bands who played live at Lab12 during year 2005. Copies are available directly from patatapa@yahoo.com. |
Reviews: "Dopo il RAUM anche il LAB12 ha chiuso i battenti, e questo bel testamento sull’attività del locale non lenisce certo il dolore per una bella stagione dell’attività musicale in Italia che probabilmente volge al termine. Ignominia e ignoranza dominano le menti e, stando così le cose, l’ennesima cover band è quello che ci meritiamo. Nel loft gestito da Patrizia Oliva hanno suonato alcuni fra i migliori nomi dell’underground nazionale e internazionale, e alcuni di essi lasciano traccia tangibile in questa doppia raccolta che fa seguito alla “LAB12 #1” di cui s’è scritto all’interno dell’articolo “Il boom italiano” (vedi fra gli articoli archiviati nel 2007). Conoscevo solo alcuni dei nomi presenti e devo dire di essere rimasto più che sorpreso da alcuni dei nuovi entrati nella perimetro delle mie conoscenze, in particolare da quelli a cui è riservata l’apertura e la chiusura del doppio CD. Fausto Balbo attizza la fantasia attraverso un’iniziale chitarra spagnoleggiante, sottolineata da grumi di effetti molto soffusi, che viene poi corretta da una giungla di suoni e da un intreccio ritmico (aphexiano) molto nobile e mobile. Alessandro Buzzi è meno rigoglioso e il suo modo di rotolare i suoni mi ha fatto pensare ai primi Rehberg Und Bauer. I migliori pezzi del lotto vengono però da vecchie conoscenze come Radikal Satan e Nicola Ratti. I primi scivolano su ritmi lenti e malsani, in una giungla fetida di umori, ma con una struggente fisarmonica a fare da filo conduttore. Ratti, che si libera di quell’inutile orpello che è la sua voce, esalta i sensi con una rarefatta miscela di chitarra e registrazioni d’ambiente, una premessa ed una promessa per i dischi e per i concerti a venire. D'appresso vengono i 3/4 Had Been Eliminated, 20 minuti di sonorità dilatate e lisergiche, e Nora Keyes, nulla di nuovo per entrambi ma uno standard molto elevato. Fra gli ottimi metterei anche uno psicotico Andrea Marutti (vedrei bene il suo pezzo come commento a qualche scena alla De Palma), un Punck particolarmente oscuro, gli Echran con il loro mood sospeso fra dark ambient ed elettronica minimale (pur non essendo un fan sfegatato del duo devo ammettere che la loro musica è ben fatta ed ha una sua ragione d'essere), NonMiPiaceIlCirco con la sua miscela exotico-domestica, il bentrovato aal con le sue ondate di energia spaziale, il trio ‘Sigurtà-Hue-Fhievel’ con un montaggio molto concreto che sfocia in un segnale da apparecchiatura in panne, ed una padrona di casa piuttosto in verzica. Anche gli altri non scendono comunque al di sotto della sufficienza, compresi quei progetti (la miscela Dead Can Dance / Portishead dei Femina Faber ed il cyberpunk diritto di Lukha Kremo Baroncinij) che sembrano essere un po' superati dalla storia. Un disco da avere, sia per la varietà e la qualità intrinseche che lo caratterizzano sia per il suo valore estrinseco di documento votato a storicizzare una vicenda particolarmente importante della storia musicale italiana meno compromessa con lo 'starsystem'." Etero Genio, Sound and Silence, July 2007 |
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